Il futuro
dei trapianti


Le nuove vie

- Le vie "Traverse"

Le nuove vie

- Il trapianto cellulare:
Questo trapianto si prefigge lo scopo di riparare l'organo solo in quelle sue funzioni compromesse allorché la struttura nel suo insieme è funzionante e non necessita di un intervento sostitutivo completo dell'organo. Questo tipo di terapia "riparativa" non è invasiva e complicata come il trapianto di un organo solido. Si deve, però constatare che la terapia cellulare non ha avuto finora una grande diffusione sebbene sia efficace e non necessiti di un alto livello di immunodepressione. Il solo tipo di trapianto che ha avuto una discreta diffusione è quello delle cellule pancreatiche.

- I problemi da risolvere sono:


Camillo Ricordi, della Miami Miller School che, per primo, con la terapia cellulare è riuscito a rigenerare un pancreas, ha elencato i modelli dei trapianti attuali e futuribili di cellule sia isolate che assemblate (organoidi) (Tab. 10).

Tabella 10 - Modelli di Trapianti cellulari (secondo Ricordi)

- In conclusione, una volta superate le difficoltà attuali per l'approvvigionamento delle cellule, la terapia cellulare si estenderà in diversi campi. In questo senso,la ricerca si sta orientando ad attingere a cellule fetali da animali transgenici, allevati in abbondanza.
Questa sarebbe già una nuova era terapeutica del trapianto ove il mezzo di cura non verrebbe più da una donazione dell'uomo ma dalla specie animale.

- La riproduzione di organi umani:
Un'altra via che si sta prospettando alla ricerca è quella di riprodurre organi umani attraverso la manipolazione delle cellule staminali, scoperte nel 1998 da James Thomson dell'Università di Madison (Wisconsin, USA). La caratteristica di queste cellule primitive è la loro capacità di trasformarsi e dare luogo alle varie cellule del corpo umano.


Le cellule staminali sono presenti:
  • nel corpo umano (cervello, midollo osseo, cute, ecc.);
  • nel cordone ombelicale;
  • nel liquido amniotico;
  • nell' embrione;
  • nel feto.

  • Per quanto riguarda le loro potenzialità, esse sono definite in:
    - totipotenti (capaci di svilupparsi in un intero organismo);
    - pluripotenti (capaci di svilupparsi in tutti i tipi di cellule presenti nell'embrione);
    - multipotenti (capaci di svilupparsi solo in alcuni tipi di cellule);
    - unipotenti (capaci di svilupparsi solo in un tipo di cellula specializzata).

     
     
     
    SI È ANCHE SCOPERTO CHE CELLULE STAMINALI ADULTE (cioè, già determinate)POSSONO ESSERE "IPROGRAMMATE" (cioè, riportate allo stato di pluripotenti)

     
      A questo punto la ricerca punta:

    A RIPRODURRE UN ORGANO INTERO O SUE PARTI CON CELLULE SPECIALIZZATE RICAVATE DA STAMINALI, PRELEVATE DAL PAZIENTE E DOPO UN COMPLESSO PROCESSO DI CLONAZIONE, A TRAPIANTARGLI UN ORGANO "SU MISURA", SENZA PROBLEMI DI RIGETTO.

    La strada è ancora lunga e questo futuro non è sicuramente dietro l?angolo, ma nei prossimi 50 anni, altrettanti di quelli trascorsi dai primi trapianti, qualcosa di rivoluzionario accadrà. Fin da ora, però, sono cominciati i problemi su quali tipi di staminali incentrare le ricerche per arrivare presto alla svolta.
    Se c'è l'OK per le STAMINALI amniotiche, placentari, fetali (da aborti), e corporee, uno STOP è posto a quelle di origine embrionale perché il loro prelievo comporta la soppressione di un potenziale essere umano.

    - Gli xenotrapianti:
    Uno xenotrapianto utilizza animali a beneficio dell'uomo.
    L'idea partì già nel 1906 con Mathieu Jaboulay a Lione (Francia) che trapianto, senza successo, un rene di capra su un paziente uremico. Seguirono negli anni '60 e '90 altri esperimenti con scimpanzé e babbuini ma non si andò mai oltre due mesi di vita. Questi tentativi fecero però capire agli scienziati che la natura imponeva una regola inderogabile per usare gli organi degli animali :
    L'ANIMALE DOVEVA ESSERE "UMANIZZATO" , CIOE' ESSERE TRANSGENICO.
    Per evitare i rigetti bisognava far sì che l'umano accettasse l'organo di un animale in cui erano stati impiantati geni umani. In Europa queste ricerche, però, furono fermate da una "moratoria" ,imposta dal Parlamento Europeo, sotto la pressione delle organizzazioni animaliste. Invece, le équipes americane stanno lavorando ad una compatibilità uomo-animale, con clonazioni di seconda generazione, seguendo la teoria del chimerismo.

  • QUALI SAREBBERO I VANTAGGI ?
    Abbondanza e qualità degli organi - Intervento programmabile - Eliminazione dell'immunosppressione.

  • QUALI GLI INCONVENIENTI?
    Invecchiamento dell?organo e potenziali infezioni.

  • QUALE ANIMALE SCEGLIERE?
    Attualmente la scelta è indirizzata sul babbuino, geneticamente più vicino all'uomo e sul maiale che, pur non essendo un primate, ha gli organi più simili all'uomo. Già da tempo, il maiale fornisce insulina e valvole cardiache.

  • In conclusione, se la scienza sta per superare i problemi dello xenotrapianto non è altrettanto certo che anche l?intolleranza ed il pregiudizio lo siano e che l?opinione pubblica accetti questo beneficio.